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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum, I, 10
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originale
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[10] Qui autem requirunt, quid quaque de re ipsi sentiamus, curiosius id faciunt, quam necesse est; non enim tam auctoritatis in disputando quam rationis momenta quaerenda sunt. Quin etiam obest plerumque iis, qui discere volunt, auctoritas eorum, qui se docere profitentur; desinunt enim suum iudicium adhibere, id habent ratum, quod ab eo, quem probant, iudicatum vident. Nec vero probare soleo id, quod de Pythagoreis accepimus, quos ferunt, si quid adfirmarent in disputando, cum ex iis quaereretur, quare ita esset, respondere solitos "ipse dixit"; ipse autem erat Pythagoras: tantum opinio praeiudicata poterat, ut etiam sine ratione valeret auctoritas.
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traduzione
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10. Quanto poi a coloro che si danno da fare per conoscere la nostra personale opinione su ogni singolo problema,
debbo dire che se ne preoccupano pi? dei necessario; nelle discussioni si deve cercare non il peso dell'autorit?, ma la
forza degli argomenti. Per lo pi?, anzi, l'autorit? di coloro che si proclamano maestri ? un ostacolo per quelli che
desiderano imparare; sotto il suo peso cessano di esercitare la loro facolt? di giudicare e ritengono incontestabilmente
valido il giudizio d? colui che apprezzano e stimano. Non ? mia abitudine esaltare il metodo dei Pitagorici, dei quali si
racconta che, se in una discussione veniva fatta un'asserzione e qualcuno chiedeva che venisse giustificata
razionalmente, erano soliti rispondere: ? l'ha detto lui ?. Questo ? lui ? era Pitagora: tanto grande era il peso di
un'opinione preventivamente fissata come vera, che l'autorit? prevaleva anche prescindendo dalla possibilit? di
dimostrarla razionalmente
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